Solitudine. Essere soli vuol dire essere unici

Rubrica de “Il Sole 24ore” Abitare le parole / Solitudine – «Vivo in quella solitudine che è penosa in gioventù, ma deliziosa negli anni della maturità» (A. Einstein). Composta da solus che, secondo alcune fonti, deriva a sua volta da sollus, «solitudine» rimanda a «intero», «che non ha bisogno di altro» per completarsi, indipendente. Sembrerebbe quindi una condizione esclusivamente positiva. La Letteratura, le Arti, le Scienze non smettono di narrare, disegnare e affermare i valori dell’unicità e della completezza. I capolavori letterari, le intuizioni filosofiche, le scoperte scientifiche non solo si affermano – a ragione – perché uniche, ma sono il frutto del lavoro, della sensibilità e del pensiero – più che di un’unica persona – di una persona “unica”. Senza scomodare Stirner che nel suo L’unico e la sua proprietà ha estremizzato il concetto di individuo, la condizione di solitudine oggi stenta a presentare la sua faccia positiva. … (testo completo)

 

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