Rubrica de “Il Sole 24ore” Abitare le parole / Recupero – L’etimologia fa comunemente derivare il termine “recupero” dal latino re (di nuovo) e cuper re, affine al verbo c p re nell’accezione di “prendere”; per cui “recupero” è “tornare in possesso”.
Un’attribuzione più rara attribuisce la derivazione di “recupero”, sempre dal latino re-cuper re ma con riferimento a cuprus (buono); sicché qui “recupero” è l’atto del “rendere di nuovo buono” ciò che non lo è più o ciò che è fortemente compromesso. Il contrario di “recuperare” è “buttare/scartare”. L’uno e l’altro possono riguardare le cose ma anche le persone. «Quando avete buttato nel mondo d’oggi un ragazzo senza istruzione avete buttato in cielo un passerotto senza ali» (L. Milani). Convinto di ciò, don Milani parla nei suoi scritti e fa a Barbiana “recupero scolastico”, intendendolo come reinserimento nella società, nelle famiglie e nel sistema economico di persone che, per percorsi accidentali, hanno dimenticato di essere chiamati ad essere buoni e belli. Per lo stesso motivo i tossicodipendenti vengono inseriti in “comunità di recupero”. I migranti, vengono “recuperati” in mare per dare loro nuove possibilità di vita in territori meno martoriati dai quali provengono. …. (testo completo)