Persona: senso del limite e fascino delle frontiere

“Di che è mancanza questa mancanza, cuore, che a un tratto ne sei pieno?” (Mario Luzi)
Intervento alla XXXVI edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli
(Rimini, 21 agosto 2015)

Introduzione

Il tema scelto per questa 36a edizione del Meeting è un tema di carattere squisitamente antropologico; un tema capace di portarci immediatamente al centro della questione umana, al “cuore” dell’esperienza che ognuno di noi fa; al cuore, quindi, dell’uomo stesso. Un cuore mai appagato che, a tratti, ma costantemente nel tempo, sperimenta una radicale “mancanza”, a proposito della quale Mario Luzi interrogava il suo cuore con quelle parole che voi stessi avete scelto: «Di che è mancanza questa mancanza, cuore, che a un tratto ne sei pieno?». Un cuore che – se non è malato – fa del raggiungimento di ogni traguardo esistenziale una meta transitoria, punto di ripartenza per una tappa successiva. Un’esperienza che trova eco in quello che Bernardo di Chiaravalle scrive nel suo Commento al Cantico dei cantici.

Così l’uomo – ogni uomo – vive costantemente proteso alla ricerca di “altro-da-sé”, nella fiduciosa attesa di riuscire a dare un nome (e quindi “un volto”) a ciò che può saziare il suo cuore.

Vorrei partire proprio da questo dato esperienziale che ci accomuna tutti, pur nella diversità di espressione che caratterizza ciascuno di noi, per provare a interrogare antropologicamente quella “mancanza” che, costantemente, tiene desto ed affamato il nostro cuore. Vorrei provare, con voi, a riflettere sull’esperienza del limite e della fragilità che accompagnano la vita quotidiana di ogni individuo: «Di che è mancanza questa mancanza?».  …

» Intervento al Meeting di Rimini 21 agosto 2015 (testo completo .pdf)

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