Le famiglie come mattoni della società

Ho l’impressione, a volte, che il parlare e lo scrivere del divario tra realtà vera e realtà percepita sia fatto apposta per … “rimandare tutto alla prossima volta”. Al prossimo convegno, alla prossima consultazione, al prossimo Governo, alla prossima “Conferenza”. Ammesso che qualcuno abbia voglia di mantenere la parola e assumersi la responsabilità di convocare convegni, consultazioni e conferenze in una società, come la nostra, che sempre di più “cammina stando seduta”. Eppure, a leggere editoriali bene informati, risultano sempre più insopportabili le contraddizioni che il politicamente corretto ci sta spingendo ad accettare in maniera rassegnata. Senza far perdere il sonno a nessuno, compreso a chi ha responsabilità di governo a tutti i livelli. Della denatalità, sembra basti prenderne atto ma senza toni allarmistici, semmai continuando a farci credere che tra poco non avremo più spazi sufficienti per starci tutti ed essere costretti a far scendere qualcuno dalla barca, come Giona. Della famiglia, sembra non abbia troppo senso parlarne dal momento che, da alcune parti sanno vederla solo come il luogo in cui si esprime il peggio dell’uomo e della donna con prole. …. (Il Sole 24 Ore – Editoriali e commenti – 4 agosto 2017 – Leggi l’articolo)

Book your tickets