“E fissatolo lo amò” (Mc 10, 21)

  1. Educare amando, amare educando

 

Spero di riuscire a inserirmi nel percorso di preparazione che la vostra Diocesi ha vissuto in questo periodo per fare di questo Convegno un ulteriore momento di crescita della comunità ecclesiale. Quanto cercherò di dirvi è la mia reazione e la mia riflessione a partire dal titolo dato al vostro Convegno (“E fissatolo lo amò”) e a partire dal materiale che mi è stato affidato. Tra il materiale che ho avuto tra le mani, ho preso in considerazione soprattutto i punti ritenuti importanti dalle diverse Foranie perché questo stesso Convegno e ciò che a esso segue possano contribuire a farvi avanzare nella direzione che papa Francesco, in continuità con i suoi predecessori, continua a proporre alla nostra Chiesa.

Quale direzione? È quella indicata in maniera articolata nella Evangelii gaudium [1] ed è la stessa ripresentata in apertura del Convegno ecclesiale di Firenze, il 10 Novembre 2015. Una direzione che possiamo sintetizzare nel pressante invito alla conversione pastorale. «Spero che tutte le comunità – si legge al n. 25 della Evangelii gaudium – facciano in modo di porre in atto i mezzi necessari per avanzare nel cammino di una conversione pastorale e missionaria, che non può lasciare le cose come stanno. Ora non ci serve una “semplice amministrazione”. Costituiamoci in tutte le regioni della terra in uno “stato permanente di missione”». … (in allegato)

 

» Relazione al Convegno diocesano, 3 Luglio 2017

 

 

 

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