Cottolengo: “presentare il bilancio sociale dà credibilità alla Chiesa”. Il mondo “ha bisogno della cultura del dono”

“Il bilancio sociale è in fondo il racconto dell’anima e della passione che muove i numeri che sono stati presentati. Papa Francesco invita a contrastare l’atteggiamento manicheo di chi guarda con disprezzo al denaro: avere un rapporto equilibrato con il denaro significa, infatti, potersi presentare in modo trasparente come avete fatto voi questa sera. Presentare il bilancio è importante perché serve a conferire credibilità, perché una Chiesa che non gode di buona reputazione purtroppo alla fine non viene creduta anche quando parla di Gesù Cristo”. Lo ha detto mons. Nunzio Galantino, presidente dell’Apsa (Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica) e della neonata Fondazione per la sanità cattolica, voluta da Papa Francesco, intervenuto ieri sera a Torino, presso la sala convegni del Cottolengo, alla presentazione della “Missione della Piccola Casa nel 2020”.
Per il Presidente dell’Apsa, “pubblicare i bilanci serve perché non solo è segno di rispetto per chi con fiducia e generosità eroga risorse per le opere della Chiesa, ma rappresenta anche un modo concreto attraverso cui collaborare all’evangelizzazione: vuol dire spuntare certe armi che continuano a fare molto male alla missione della Chiesa. Non basta essere trasparenti e corretti ma è anche fondamentale rispettare la volontà dei donatori che costituiscono il primo ‘collegio dei revisori’ delle nostre attività”. Ed ecco allora il “bilancio di missione”, “termine che preferisco a bilancio sociale”, ha evidenziato Galantino invitando a “superare il cinismo dell’homo oeconomicus, fatto di calcolo e sopraffazione, e mettere invece in atto la cultura eversiva del dono di cui il nostro mondo, sempre sensibile alla ragione calcolante e all’innalzamento di muri, ha certamente bisogno”.
Presentando il “bilancio di missione” il padre generale don Carmine Arice ha sottolineato: “Prima ancora dei risultati economici è importante leggere la forza dello Spirito, la vivacità del carisma nel contesto contemporaneo, l’impegno di quanti ancora oggi, dopo 194 anni, pensano che il Cottolengo abbia ancora una parola credibile da dire con i fatti più che con le parole”. Presenti all’evento, fra gli altri, l’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, e Gian Luca Vignale, capo gabinetto del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. (G.P.T.)

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