Chiesa tra “Segni del potere e potere dei segni”

«Guardando questa cupola siamo attratti verso l’alto […]. Un angelo gli porta la spada, ma Gesù non assume i simboli del giudizio, anzi solleva la mano destra mostrando i segni della passione […]»[1].

Il titolo affidatomi (“Chiesa tra segni del potere e potere dei segni”) è stato collocato, nel programma di questa Settimana teologica, all’interno di un più ampio riferimento: la “Teologia di comunione”. Suppongo che tale collocazione trovi giustificazione nella condivisibile convinzione che l’abbandono – vera e propria conversione – dei segni del potere è un importante passo verso un’ autentica esperienza di comunione. Non solo nella Chiesa. Ed è in questa cornice che va collocato questo mio contributo. …. (testo completo)

 

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[1] FRANCESCO, Discorso ai delegati al V Convegno ecclesiale nazionale, Firenze 10 Novembre 2015.

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