Per la prima volta mi trovo a celebrare la Domenica delle Palme fuori dalla parrocchia e dalla diocesi. Rivivo con nostalgia quella processione di folla in festa, che conduceva in chiesa tra canti e rami d’ulivo, agitati in accoglienza di nostro Signore. È un segno che accomuna piazza San Pietro e il sagrato delle nostre parrocchie anche più piccole, a formare quasi un unico corteo gioioso.

Con questo gesto di fede entriamo nella grande settimana, la Settimana Santa.

L’evangelista Marco, che ha costruito il suo racconto con quel tratto caratteristico che viene chiamato “segreto messianico” – per cui Gesù impone alle persone di mantenere il silenzio sulla sua identità e sulle sue azioni – giunge infine a rivelarlo: ai piedi della croce, nel buio che avvolge il Calvario, qualcuno (e si badi: non un discepolo, non un sacerdote, ma un centurione pagano…) per la prima volta giunge al riconoscimento: «Davvero quest’uomo era Figlio di Dio!» (Mc 15, 39). …

Domenica delle Palme, 29 marzo 2015